Stadio Tardini: il 2022 si annuncia come un altro anno in profondo rosso per il Parma Calcio

La previsione dei risultati economici della società Parma Calcio 1913 S.r.l. — considerati da un lato i ricavi da cessione diritti audiovisivi, sponsorizzazioni, pubblicità, royalties, vendita biglietti e abbonamenti, dall’altro lato i costi da monte ingaggi calciatori, costi del personale, ammortamenti contratti pluriennali calciatori, altri costi operativi e di gestione del club — sarà, nella migliore delle ipotesi, di chiudere l’esercizio 2022 con circa € 105 milioni di perdite e con i debiti totali che, se non ripianati da considerevoli conferimenti in conto capitale, saliranno oltre i € 250 milioni.

Nella migliore delle previsioni il Parma Calcio, dal 2015 a fine 2022, avrà totalizzato perdite superiori a € 285 milioni, di cui circa € 200 milioni solo negli ultimi due esercizi annuali.

Com’è possibile che l’Amministrazione comunale possa affidare in concessione per la durata di 90 anni, un bene pubblico di enorme pregio (lo stadio Tardini ha un valore a libro di € 55,6 milioni), situato nel cuore della città, a una società con questa preoccupante situazione economica?