A Parma ci sono argomenti intoccabili, che non possono essere trattati neanche da chi, per mandato elettorale, dovrebbe curare gli interessi dei cittadini
“Parlare della questione economica metterebbe più in difficoltà il sottoscritto che il Comune” scriveva poche settimane fa un consigliere comunale di opposizione (sic!) rispondendo ad alcuni cittadini preoccupati per i bilanci disastrosi del Parma Calcio 1913 e per gli evidenti rischi economici legati al progetto del nuovo Tardini.
Segno evidente che nella nostra città ci sono argomenti intoccabili, che non possono essere trattati neanche da chi, per mandato elettorale, dovrebbe curare gli interessi dei cittadini.
La versione dei fatti a Des Moines, Iowa
Negli Stati Uniti sono più coraggiosi. Infatti il Des Moines Register, il più autorevole quotidiano dello stato dell’Iowa, nel giro di pochi giorni esce con due articoli che dovrebbero attirare l’attenzione dei cittadini, della stampa e soprattutto dei pubblici amministratori di Parma.
Il primo articolo spiega che nello stato dell’Iowa esisterebbe un solo miliardario, un certo Harry Stine, titolare della Stine Seeds. Nessuna menzione a Krause.

Il secondo articolo si concentra sull’ultimo bilancio del Parma Calcio 1913, chiuso con $ 72 milioni di perdite, e sulla solidità finanziaria di Krause. Il Des Moines Register sottolinea che da quando Krause ha acquistato la squadra nel settembre 2020, il Parma Calcio 1913 ha perso quasi $ 400 milioni. Le ingenti perdite della squadra italiana interessano agli americani perché mettono in dubbio la capacità di Krause di finanziare il progetto di sviluppo legato al nuovo stadio di calcio di Des Moines. Lo stadio che Krause sta cercando di realizzare da oltre 20 anni, senza successo perché mancano i fondi.

A Des Moines, dove Krause e famiglia sono di casa, viene presentata l’analisi dell’ennesimo bilancio disastroso del Parma Calcio 1913, riportando i numeri impietosi che sollevano legittime preoccupazioni. Preoccupazioni condivise dalle autorità pubbliche americane. Lo stato dell’Iowa ha infatti stabilito che i promotori del nuovo stadio di Des Moines devono dimostrare l’intera copertura finanziaria del progetto entro il 1/8/2025. In caso contrario, sarebbero a rischio gli incentivi pubblici già stanziati.
La versione dei fatti a Parma
Da questa parte dell’oceano, a Parma, la versione dei fatti è molto diversa. Le perdite da capogiro del Parma Calcio 1913, € 63,2 milioni nel 2024, che sommate alle precedenti portano le perdite complessive a € 422,6 milioni, di cui € 351,2 milioni ascrivibili alla gestione Krause, scompaiono magicamente in una versione opportunamente emendata.



Pur di non parlare di “perdite”, le ribattezzano “immissioni” e spostano l’attenzione sul “patrimonio netto”. Dimenticando ovviamente di dire che un’azienda sana, che realizza un minimo di utili, a fronte di conferimenti di capitale per quasi € 380 milioni, dovrebbe avere un patrimonio netto intorno a € 400 milioni, non di soli € 18,7 milioni, come è in realtà, perché il resto è stato “bruciato” dalle perdite.
A fronte di tutto ciò, quali sono gli interessi di politica, media locali, imprenditori e comitati no stadio a ignorare segnali così preoccupanti sulla situazione economica del Parma Calcio 1913?
Perché all’opinione pubblica viene propinato il mantra che la disponibilità economica di Krause è praticamente illimitata?